Il trentaduenne del New Hampshire non ha ancora deciso il suo futuro
Bode Miller non ha ancora deciso il suo futuro. L’olimpionico di Vancouver, oro in supercombinata, argento in superg e bronzo in discesa, aspetta. Voci di corridoio dicono che abbia già programmato il raduno di agosto in Nuova Zelanda, ma il fuoriclasse di Franconia dice di avere dei dubbi, vuoi per la difficile convivenza con la nazionale Usa, vuoi perchè come ha comunicato nelle ultime settimane, "lo sci è uno sport in cui se vuoi vincere devi essere al top, altrimenti non solo non sei competitivo, ma rischi addirittura di farti male. A volte ho una gran voglia di non mollare, altre di non voler più rischiare". Miller si, Miller no: l’interrogativo che assilla il Circo bianco da diverse stagioni a primavera continua anche in questi giorni. Intanto Bode sembra non preoccuparsi troppo dello sci. In questi giorni ha deciso di voler tentare l’impossibile, ossia la qualifica per gli US Open di tennis. La sua famiglia è proprietaria di un campo di tennis a Franconia, e lui ama questo sport. da sempre "Parteciperò ad una qualifica che si disputerà nelle Hawaii", ha detto alla Gazzetta dello Sport, "lo faccio anche perchè in quell’ambito vi sarà una donazione alla mia fondazione. Riuscirò nell’impresa di qualificarmi agli US Open? Difficilissimo, ma non sfigurerò".