Santa Caterina – Il treno dello slalom corre veloce

Bravi Tino Pietrogiovanna e Omar Galli, brava Santa Caterina: avete salvato la WC, ma che disastro il nostro slalom. Grandi i soliti! Vanno forte in tutte le condizioni, sul ripido di Campiglio come sul piano di Santa Caterina, non sbagliano mai, segno di una tecnica sopraffina, segno di una sicurezza impressionante. Lo slalom quest’anno sulla spinta di Kristoffersen sta facendo un notevole balzo in avanti, non ci sono misure e record che lo possano certificare, ma basta una osservazione attenta, anche da parte del telespettatore profano, per accorgersi di ciò. Questa volta vince Hirscher che fa valere sul piano e sul finale della seconda manche la sua maggior potenza, su un Kristoffersen sempre tecnicamente impeccabile. Si rivede Khoroshilov, buon terzo posto, e il risveglio dei due tedeschi Neureuther e Dopfer. Tanti i giovani qualificati anche con i numeri alti, segno di una pista perfetta e del nuovo che avanza. Sparisce, invece, in questo inizio di stagione la squadra Svedese, forse la più forte negli ultimi anni.

BENE RAZZOLI, THALER LOTTA – E i nostri? Buonissima la partenza nella prima manche stagionale in Val d’Isere, poi sempre in leggero calo. Nella gara di oggi Gross mi è sembrato involuto, continua a girare in su, non raddrizza in curva soprattutto sul piano, da sempre il suo tallone d’Achille. Thaler fa ormai quello che può, viste le primavere, ancora bravo certo, però, con la pista perfettamente liscia. Moelgg, che dovrebbe essere un veterano, fa un errore sulle prime porte da atleta alle prime armi. Tonetti bravino, ma ora serve un po’ di più! Si salva Razzoli, sempre molto veloce, ma non pronto agli “imprevisti” e, in slalom, gli imprevisti capitano sovente; in più si allena poco per i continui acciacchi e questo di certo non aiuta. Occasione persa per Nani, Ballerin e, soprattutto, per Sala unico giovane che sembra pronto a inserirsi in W.C.. Come più volte detto, il treno diretto dello slalom quest’anno corre forte e, per forza, bisogna rimanerci aggrappati o si rischia di finire nelle retrovie. Speriamo sia stata solo una giornata storta e che nelle grandi classiche del mese di gennaio, dove anche il “mestiere” conta molto, si torni a far bene.

LE DONNE – A livello femminile poi anche Angelo Weiss, allenatore delle slalomiste ha ammesso con un pianto di dolore, che serve cambiare direzione, che è necessario un nuovo progetto! Non è il primo a dirlo e non sarà l’ultimo, sono troppi anni che tutti lo dicono senza che nulla si muova! Un buon progetto nello sci non può prescindere dalla tecnica, la Shiffrin è lì a dimostrarlo. Allora mi chiedo chi sarà in F.I.S.I.a programmare la rivoluzione? Il presidente? Credo che ormai abbia capito che non può più fare il D.T. e si deve occupare di ben altre questioni. Il D.S. Massimo Rinaldi? E’ notoriamente bravo in altre faccende che non in quelle tecniche. Carmelo Ghirardi referente per il settore femminile? Non credo abbia mai tracciato uno slalom. Non resta che il buon Alfons Thoma, rappresentante degli allenatori, referente per i settore maschile e presidente della S.T. F., sempre presente al traguardo di tutte le gare (riconoscibile perchè vestito come gli atleti). Saranno affidate proprio a lui le nostre speranze per un buon progetto, che garantisca un futuro allo slalom femminile?

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