Caso Mayer, ecco come e’ andata

Polemiche, soprattutto francesi, ieri per l’iscrizione di Matthias Mayer al gigante olimpico. L’austriaco, infatti, non averebbe potuto partecipare in quanto aveva solo 4 arrivi in gigante (due in Coppa del Mondo e due in altre competizioni). Mayer aveva naturalmente i punti necessari (meno di 140) ma le regole FIS sono chiare al riguardo.

CAMPTAIN’S MEETING – In un primo momento sembrava che al captain’s meeting di martedì si fosse decisa un’ ‘amnistia’ per Mayer, per uno statunitense e un albanese. In realtà Mayer ha poi dichiarato di avere avuto la ‘green light’ dalla FIS già settimana scorsa. Inoltre si pensava che l’americano fosse Bode Miller, in quanto non ha i 5 arrivi e non risulta nel ranking del gigante, però lo statunitense sembrerebbe esentato in quanto nell’elenco degli infortunati nel 2012/13. Allora come è andata veramente? Ne abbiamo parlato con i tecnici azzurri a Casa Italia.

PROTESTA AZZURRA – Al captain’s meeting Mayer risultava già nelle start list, ecco perché Massimo Rinaldi, a nome non solo dell’Italia, ma nel suo rolo di segretario dei tecnici che partecipano ai captain’s meeting, ha chiesto speigazioni a Guenther Hujara. La risposta è stata che l’iscrizione di Mayer è stata una decisione della FIS. Allora Rinaldi ha chiesto che tutto venisse messo a verbale.

FRANCESI – Si era sparsa la voce che i tecnici francesi avessero cercato un alleanza ieri con Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti. Dall’entourage azzurro arrivano conferme, in pista si è parlato dell’argomento, ma ormai, a gara in corso, si è deciso di soprassedere, anche se il direttore sportivo trasnalpino Saguez ha minacciato di fare passi ufficiali dopo i Giochi. Per fortuna, non ce ne voglia il validissimo atleta, Mayer non è andato a medaglia, ma ha tolto punti ad altri atleti. È giusto?

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