Carlo Janka vince undici giorni dopo l'ospedale

Successo dell'elvetico davanti ad un grande Pinturault e a Ted Ligety

La vittoria di Carlo Janka oggi sul Podkoren di Kranjska Gora è davvero incredibile. Facile scivolare nella retorica, se si considera che poco più di una settimana fa era in ospedale per una termoablazione al cuore. Una cosa non troppo complicata, ma pur sempre al cuore. Limitiamoci quindi a commentare una gara che l’ha visto protagonista soprattutto nella seconda manche: nella prima è stato bravo a sfruttare il pettorale numero uno, che gli ha consentito di disegnare le traiettorie che voleva, nella seconda è stato l’unico in grado di resistere alla spaventosa rimonta del giovane fenomeno Alexis Pinturault. Il francese classe 1991 ha fatto segnare nettamente il miglior tempo di manche ed è risalito dal sedicesimo al secondo posto finale, a soli due centesimi da Janka, cogliendo il primo podio di una carriera che si preannuncia lunga e luminosa. Philipp Schoerghofer, dominatore della prima manche, è deragliato dopo poche porte, mostrando ancora una volta qualche piccolo limite di tenuta mentale che gli impedisce di cogliere quello che la propria sciata gli permetterebbe. Terzo posto per Ted Ligety, apparso leggermente in controllo: chiaramente il suo obiettivo a questo punto è la coppetta di specialità. Quarto e quinto possto per i due francesi Richard e Fanara, ancora una volta in rimonta nella seconda manche dopo una prima discesa costellata di errori. Per gli azzurri buon settimo posto di Manfred Moelgg, che conferma una forma più che apprezzabile anche nella specialità che gli è meno congeniale in questa stagione, e decimo di Massimiliano Blardone. Per l’ossolano questo risultato potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza dopo le ultime gare negative e uno stimolo per continuare a credere nelle proprie potenzialità. Davide Simoncelli è finito fuotri traiettoria proprio sul muretto finale quando viaggiava su tempi più o meno simili a quelli di Moelgg, si è salvato per miracolo e ha concluso ventiseiesimo. Avrebbero potuto esserci tre azzurri nei top 10. Da segnalare anche il sedicesimo posto di Alexander Ploner, il ventesimo di Michael Gufler e il ventitreesimo di Florian Eisath. Certo, il Podkoren è una pista ottimale per i nostri, ma questa gara rappresenta comunque un segnale di reazione.

A breve i servizi del nostro inviato a Kranjska Gora, Gabriele Pezzaglia.

Altre news

Zermatt chiude alle Nazionali, ma a rimetterci veramente solo gli svizzeri

Ci avete tolto la Coppa del Mondo, bene non daremo la possibilità di allenarvi in ghiacciaio. Questa in estrema sintesi la decisione del direttivo della Zermatt Bergbahnen. Nella prossima estate solo le squadre di sci d’élite, insomma le Nazionali,...

Calendari di Coppa del Mondo, a che punto siamo?

Sui calendari di Coppa del Mondo tanto si è detto in queste ultime stagioni. Dalle lettere aperte degli atleti, sino alla recente proposta (Change the Course) della federazione norvegese di dividere la stagioni in blocchi geografici, spostando l’avvio della...

Race Future Club, Scolari ai club: «Osserviamo anche gli altri, la scuola italiana non è sempre sinonimo di perfezione»

Si è chiusa a Cortina d'Ampezzo la terza edizione di Race Future Club, l'iniziativa di Race Ski Magazine che premia i migliori Children italiani quest'anno in collaborazione con Fondazione Cortina. Questa volta da 20 atleti il passaggio a 24,...

Race Future Club, Longo ai ragazzi: «Conta vincere, ma siate sempre umili per continuare a crescere»

«Ci tenevamo tanto a ricordare Elena Fanchini e così abbiamo deciso di dedicarle i nostri uffici ed una sala in particolare. Siamo orgogliosi di questo», fa sapere Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina e vice presidente vicario Fisi, mentre...