Due vittorie, diciassette podi in totale con cinque atlete diverse in 29 gare disputate e 56 piazzamenti tra le prime dieci. Il tassametro corre. E’ una grande Italia femminile quella della stagione 2016-2017, da record, con otto gare ancora da disputare, due per ogni singola disciplina esclusa la combinata alpina, specialità che ha ‘chiuso i battenti’ a Crans Montana. Ecco le voci azzurre dal parterre del Canton Vallese, azzurre che già nella serata di domenica 26 febbraio partiranno alla volta della Corea con volo diretto Milano Malpensa-Seul.
FEDERICA BRIGNONE – «In superG sono praticamente caduta… – ci dice la valdostana -. C’è poco da fare, quella porta lì non l’ho mai azzeccata in tutto il weekend di gara a Crans Montana. Qualcosa ho lasciato sicuramente e sono stata anche fortunata: se la neve ti prende dentro entrambi gli sci, non c’è più niente da fare, come accaduto al Sestriere. E invece mi sono tirata su con entrambe le mani! Come ho fatto? E’ l’abitudine alle pieghe: sapete quanti errori così ho fatto in gioventù? Tantissimi. In slalom mi sentivo sicura dopo la manche di venerdì, mi piace questo pendio, alle buche sono abituata in questa disciplina e poi quando è un po’ più difficile per me è sempre meglio. Stuhec? Non è proprio l’ultima arrivata anche in slalom, visto che ha chiuso nelle dieci a Maribor. Poteva anche succedere di vincere la Coppa, ma lei è stata brava e poi aveva troppo vantaggio nei miei confronti. In ogni caso non ho nessun rimpianto, ho dato tutto: oggi vedo solo il secondo posto in combinata e nient’altro. Squaw Valley? Vedrò se sciare anche in slalom o meno. Se sto così bene, lo farò, certo. Ma manca ancora tanto, ci sono ore di volo, fusi orari e quant’altro. Vedremo gara dopo gara».
FRANCESCA MARSAGLIA – «Sono durata poco in superG… – ammette Frenci -. Per quaranta secondi ho sciato anche bene, poi purtroppo ho tagliato un po’ la linea su un punto in cui non bisognava farlo e con questa neve presente a Crans Montana è stato impossibile riprendere la linea».
ELENA CURTONI – «Sono arrabbiatissima. Ci ho provato e ho inforcato in slalom. Purtroppo in superG ho ‘spigolato’ due volte nella parte alta, per poi sciare molto meglio fino in fondo. Il podio di sabato? Ho fatto quello che dovevo fare… Non penso alla Coppa di specialità, anche se sono lì, vicina. Penso solo alla prossima gara. Andrò al cancelletto in Corea con la stessa decisione avuta a Crans Montana».