Un ottavo e un ventiquattresimo posto, tra gigante e slalom. Difficile che Federica Brignone si reputi pienamente soddisfatta del suo weekend a Killington, nonostante il terzo posto a metà gara tra le porte larghe e il quinto tempo assoluto nella seconda manche tra i rapid gates.
PENSIERI – «Mi dispiace per lo stop in fondo al tracciato durante la prima manche di slalom – ci dice la valdostana dal Vermont -; della seconda sono abbastanza soddisfatta, alla fine faccio un buon tempo parziale anche se purtroppo avevo ormai accumulato troppo distacco a metà gara. Pista? Troppo corta. Sono stati costretti a… mettere porte a caso in fondo altrimenti non sarebbero rientrati nei parametri dei regolamenti. L’atmosfera però è stata stupenda, così come l’ambiente: fantastico. Qui ci tengono davvero alla Coppa del Mondo: spiace dirlo, ma… non come in Colorado. Certo, sulla pista non si può fare nessun paragone: ad Aspen il tracciato è molto più tecnico e vario».
IRENE CURTONI (12esima e migliore delle italiane in slalom dopo il nono posto in gigante) – «Mi sono sentita bene solo a pezzi – ci ha raccontato la valtellinese -, ma non costante da cima a fondo; perdo ancora troppo facilmente ritmo e ci metto troppo a recuperarlo. La pista non è male dai, ogni tanto va anche bene fare gare un po’ più corte, forse è più adatta allo slalom. Pubblico fantastico, ha dato grande energia a tutte. Spero che queste due gare siano una piccola conferma che la mia forma è quanto meno in crescita».