Bansko, lo slalom parla austriaco

Vince Mario Matt davanti a Reinfried Herbst. Migliore italiano Deville nono

Gli austriaci conquistano Bansko: vittoria di Mario Matt, quattro centesimi più veloce di Reinfried Herbst. Uno slalom bello, magari non troppo difficile, ma reso impegnativo da una serie di cambi di pendenza insidiosi. Il manto nevoso ha tenuto bene, nonostante le preoccupazioni della vigilia per le nevicate dei giorni scorsi e il tracciato della seconda manche si è rivelato piuttosto selettivo. Nonostante questo i due che guidavano nella prima discesa sono riusciti a mantenere le proprie posizioni contenere il tentativo di rimonta di Jean-Baptiste Grange, che dal sesto posto è risalito fino al terzo gradino del podio. Un risultato importante per il campione del mondo di Valloire, dato che l’uscita di Kostelic nella prima manche (ha rotto una lamina di uno sci, che l’ha reso di fatto inguidabile) gli permetterà di guadagnare 60 punti nella graduatoria di specialità e di portarsi a 38 lunghezze dal leader. Quarto posto per Felix Neureuther, davanti a Janyk, Missillier (miglior tempo nella seconda manche) e Pranger. Insomma, a parte Grange, tutti i delusi del Mondiale sono arrivati davanti. Gli azzurri speravano di fare meglio: Stefano Gross, quinto dopo un’incredibile prima manche in cui era partito con il 42, ha cercato di limitare i danni. Dopo un paio di grossi rischi che avrebbero potuto vanificare la gara, ha alzato il piede dall’acceleratore e ha portato a casa una dodicesima posizione che sarà molto importante per la sua lista di partenza. Non sarà sicuramente contento Cristian Deville: era veramente vicino al podio, è partito per spaccare il mondo, ma nelle prime porte è sembrato un po’ prudente, mentre in fondo si è via via spento. Alla fine ha concluso in nona posizione: ennesima top ten della stagione, che consolida la sua starting list, ma ora il fassano vuole e deve ottenere qualcosa di più. Tredicesimo Manfred Moelgg, che ha recuperato un po’ di posizioni dopo il grave errore della prima discesa che l’aveva relegato indietro, mentre Giuliano Razzoli, quindicesimo, ha disputato un’altra gara al di sotto delle aspettative. È evidente la scarsa condizione atletica e la poca fiducia dell’emiliano: ci vorrebbe un risultato consolante nlle ultime tappe per archiviare la stagione con un po’ di morale per ricominciare da zero nell’estate. Prossima tappa a Kranjska Gora: la Podkoren sarà l’ultima grande classica a d attendere gli specialisti delle discipline tecniche prima delle World Cup Finals.

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