Austria padrona sulla granita

Team event, la gara che il CIO ha già bocciato due volte, la gara che se fosse la domenica pochi guarderebbero, la gara che se fosse alle 9 e non alle 12 si correrebbe sulla neve e non sulla pericolosa granita. Oggi a Schladming è andato in scena l’evento a squadre con l’unico motivo di interesse per i 200 punti in palio per la nazione vincitrice. A Schladming però il team event sembra interessare, a giudicare dalle tribune abbastanza piene. Una gara con quattro atleti per team, due uomini e due donne,  che si sfidano in batterie eliminatorie. Una gara corsa con temperature primaverili e la neve che spruzzava come quando si fa sci d’acqua. Subito fuori gli azzurri che nei quarti hanno affrontato la Svezia. Un terribile cappotto: 4-0. Therese Borssen batte Irene Curtoni, Andre Myhrer batte Cristian Deville, Frida Handstotter batte Yohanna Schnarf. Inutile (e pericolosa sulla neve marcia e con buche che catapultavano gli atleti appena perdevano la centralità) l’ultima batteria con Gross contro Hargin, con il trentino che cade a metà tracciato. Nei quarti l’Austria batte gli Stati Uniti e la Svizzera la Svezia. Finale classica dunque, come un’Italia-Brasile nel calcio, con le due nazioni alpine per eccellenza, le due rivali storiche. Una finale che la Svizzera ha corso con l’handicap di non potere schierare Lara Gut, che già dopo la prima batteria sembra che abbia avuto problemi di schiena. Così la Kirchgasser ha fatto una discesa di gloria da sola e l’Austria ha vinto la gara 3 a 1. Nella finalina Svezia batte Stati Uniti con la Stiegler che rimane dolorante sul campo dopo che gli parte l’esterno che non fa più presa sulla neve marcia e Kasper autore di un quasi frontale con Hargin dopo avere perso il controllo. Ha senso rischiare di farsi male per il team event?

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