Alpi Centrali: la lettera dei consiglieri dimissionari

«Non si è creato il clima di collaborazione sperato»

Riceviamo dai consiglieri dimissionari del Comitato Alpi Centrali e pubblichiamo integralmente:  

Caro direttore,

sulla questione Alpi Centrali, ritengo sia arrivato il momento di dire basta a versioni su quanto accaduto, che non danno il vero senso della situazione.
Ognuno è libero di pensare quello che vuole, ci mancherebbe, ma ora dobbiamo tornare a parlare di sci nel nostro comitato, quale argomento al centro di ogni nostra attività e discussione.
Non c’è una posizione assolutamente senza colpa, negli ultimi due anni con la presidenza Giordani si è creato un clima dove il coinvolgimento di tutto il consiglio è venuto sempre meno e si è parlato sempre meno di sport. Forse, anzi sicuramente, non è dipeso tutto dal presidente Giordani, che arrivava alla presidenza senza avere alcuna esperienza di vita nelle strutture FISI, ma di fatto non si è creato il clima di collaborazione e di attività che in primis, chi aveva scelto il presidente, sperava di realizzare. Quanto poi è successo nella gestione della elezione a fine marzo 2012 del nuovo presidente FISI è stata solo la classica ‘ultima goccia’.
Non si deve parlare di isolamento in cui la presidente Giordani è stata lasciata , ma piuttosto dell’isolamento che si è creata , decidendo di ascoltare più qualcuno di altri. Atteggiamento legittimo, ma che non ha prodotto il risultato sperato. In Alpi Centrali non ci sono persone vendicative, doppiogiochiste, complottiste nell’ombra, ma solo persone che ad un certo momento hanno ritenuto opportuno dare una svolta alla gestione del Comitato Regionale in quanto non soddisfatti di come stavano procedendo le cose.
Questi consiglieri, insieme alla stragrande maggioranza delle province del Comitato Alpi Centrali, hanno chiesto al presidente di fare un passo indietro; il presidente non ha voluto accettare questo consiglio e quindi, nell’interesse delle società del comitato, i consiglieri, quale ultimo ed unico mezzo tecnico per arrivare ad un cambiamento della gestione del comitato, hanno presentato le loro dimissioni in maggioranza.    
Si andrà al rinnovo del consiglio, a noi tutti preme ritornare a parlare di sport invernali e chiudere questo periodo, purtroppo molto lungo, di spaccature ed inutili polemiche.
Nessuna polemica quindi, e vivamente speriamo che questo suggerimento sia anche accolto dai colleghi consiglieri che hanno molto scritto in questa ultima settimana; unico rammarico, che avrebbero potuto anche fare e non solo parlare, e non si accampino giustificazioni quali il non aver avuto spazio. In Alpi Centrali se si vuol lavorare, si trova sempre spazio, questo è innegabile. Certo, sempre rispettando anche la volontà degli altri, e la maggioranza in democrazia è la sola regola incontrovertibile. Altro che ‘consiglio supremo delle Alpi Centrali’, la verità è: ‘datti da fare e sarai considerato. 
Non si deve aver paura di chiamare le società ad esprimersi , le nostre società ed i nostri dirigenti, soprattutto i presidenti provinciali, hanno dimostrato di voler essere coinvolti e di avere le idee chiare. E’ importante proporre anche quali candidati presidente e consiglieri, persone che effettivamente abbiano dimostrato capacità, abnegazione, disinteresse personale e grande passione nelle varie discipline degli sport invernali. L’UNICO VERO, SINCERO, AUTENTICO ‘SOGNO’ DA PORSI COME OBBIETTIVO, E’ FAR TORNARE IL NOSTRO COMITATO VIVO, UNITO, CREDIBILE AGLI OCCHI DELL’ INTERA FAMIGLIA DEGLI SPORT INVERNALI. 
                                                                               
I consiglieri dimissionari

 

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