"5-0 e palla al centro"

Il direttore tecnico Claudio Ravetto analizza la sconfitta degli azzurri

E’ inutile usare mezzi termini. Una debacle in casa azzurra l’opening di Soelden. Tuttavia è anche eccessivo fare allarmismi smisurati per una gara particolare com’è quella di apertura della stagione nell’Oeztal. Se è prematuro dare giudizi assolti sui gigantisti azzurri, è bene invece correre ai ripari per rialzare la testa dopo le sciabolate sul ghiaccio tirolese che ci hanno inflitto gli avversari. Claudio Ravetto, il direttore tecnico, è diretto, ancvhe se piuttosto sconsolato. Gli abbiamo parlato pochi istanti dopo la gara e lo abbiamo anche incontrato in autogrill dalle parti di Egna sulla via del ritorno. Così, davanti ad un panino e un caffè, abbiamo rivisitato la situazione. Claudio utilizza una metafora per spiegare quello che è successo sul Rettenbach: “è come se in una partita di calcio fossimo stati sconfitti 5-0. Adesso palla al centro, cerchiamo di voltare subito pagina”. Infatti non siamo mai stati in partita. Mentre i nostri avversari aggredivano una pista vetrificata dal ghiaccio vivo, gli azzurri subivano, sempre in balia del tracciato e mai ad  imporre il giusto ritmo. Purtroppo sono stati sfortunati i gigantisti azzurri per quel che riguarda gli ultimi giorni della preparazione: “siamo venuti a Soelden due settimane prima della gara, ma abbiamo trovato sempre condizioni meteo improponibili per l’allenamento. Poi a Pitztal la funivia ad inizio settimana si era guastata, quindi niente training. Ci sono mancati alcuni giorni di allenamento qualitativo, in particolare sul ripido. E poi non abbiamo mai sciato su un ghiaccio così. Austriaci e svizzeri sono riusciti invece ad allenarsi anche su queste condizioni. Gli svizzeri ad esempio sono riusciti a barrare il ripido di Saas Fee. Gli anni passati preparavamo Soelden sul ghiacciaio del Presena. Adesso vuoi per la penuria di neve, vuoi per gli ambientalisti che non ci permetterebbero di bagnare la pista, al Tonale non andiamo più”. Tra le note positive c’è Alberto Schieppati. Ancora il coach di Strona. “Per nemmeno mezzo secondo Schieppati chiudeva a ridosso del podio. E anche Simoncelli se non faceva quell’errore nella prima terminava la manche iniziale con un’altra classifica”. Ravetto è stupito di come ogni anno la concorrenza è sempre più spietata: “E’ pazzesco come stagione dopo stagione si alza la qualità. Non si è risparmiato
nessuno, e non solo Albrecht e Cuche mi hanno impressionato. In tanti
non si sono tirati indietro. E poi oggigiorno ogni piccola sbavatura la paghi. Guardate Miller, per un piccolo errore nella seconda manche ha perso addirittura cinque posizioni
”. Rimboccarsi le maniche e sotto con il prossimo appuntamento, ormai la musica è partita e bisogna ballare.
 

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